La maggior parte delle persone si sente più energica, vitale e positiva durante i mesi estivi rispetto all'inverno. Se questo sia dovuto all'influenza psicologica positiva della luce ultravioletta? A questa domanda i ricercatori israeliani non sono riusciti a dare una risposta soddisfacente. Tuttavia, la loro ricerca, pubblicata recentemente su Photodermatology, Photoimmunology & Photomedicine, suggerisce che la luce ultravioletta migliori almeno la qualità del sonno.

La ricerca di cui parliamo è stata condotta dal dermatologo israeliano Ilan Vashurin, che lavora presso il Sheba Medical Center in Israele. Questo centro tratta pazienti con psoriasi, eczema o altre patologie della pelle con luce ultravioletta a banda ristretta. 52 di questi pazienti erano disposti a compilare questionari sulla loro salute mentale durante le prime quattro settimane del trattamento.

Durante quel periodo, i partecipanti hanno ricevuto un trattamento tre volte alla settimana, durante il quale tutte le parti del corpo venivano esposte alla luce ultravioletta. Poiché si trattava di uno studio esplorativo, Vashurin e i suoi collaboratori non avevano incluso un gruppo di controllo che ricevesse un trattamento placebo.

Vashurin si aspettava che i partecipanti si sentissero meglio e diventassero più felici durante l'esperimento. Tuttavia, ciò non accadde. I partecipanti riferirono però di aver dormito meglio. Prima che iniziasse lo studio, il 52% dei partecipanti era classificato come “pessimi dormienti”, mentre il restante 48% risultava essere “buoni dormienti”, secondo i questionari che avevano compilato. Dopo quattro settimane di esposizione alla luce ultravioletta, la percentuale di "pessimi dormienti" era scesa al 35% dei partecipanti, mentre la percentuale di "buoni dormienti" era aumentata al 65%.

I partecipanti addormentandosi più velocemente e svegliandosi meno spesso durante la notte alla fine delle quattro settimane. Questo miglioramento del sonno potrebbe essere stato il risultato di un aumento dei livelli di vitamina D grazie al trattamento con luce UVB, sospettano i ricercatori. Secondo numerosi studi, le persone dormono meglio quando i livelli di vitamina D nel sangue sono più alti. La vitamina D inibisce i fattori infiammatori, permettendo alle aree del cervello attive quando si è svegli di spegnersi meglio.

Allo stesso tempo, i partecipanti dopo 4 settimane di trattamento si sentivano anche meno sonnolenti e più energici. Questo potrebbe essere il risultato dell'attivazione delle cellule della pelle grazie alla luce ultravioletta. Secondo uno studio fondamentale dell'Università del Tennessee, le cellule della pelle, esponendosi alla luce ultravioletta durante il giorno, assorbono più melatonina dal flusso sanguigno.

La melatonina è un ormone del sonno. La sera, il cervello lo produce per facilitare l'addormentamento. Questo è positivo. Tuttavia, nelle persone con problemi di sonno, il cervello produce melatonina anche durante il giorno, il che è negativo. Un alto livello di melatonina durante il giorno rende sonnolenti e può anche disturbare il ritmo sonno-veglia.

L'esposizione alla luce ultravioletta, tuttavia, fa sì che le cellule della pelle utilizzino la melatonina per proteggersi. In questo processo, le molecole vengono trasformate in sostanze inattive, che non hanno più alcun effetto sul sonno.


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