Ogni giorno un po' di vitamina D dimezza il rischio di melanoma
L'assunzione quotidiana di un integratore di vitamina D riduce del 55% il rischio di sviluppare la forma più pericolosa di tumore della pelle.
Questo è quanto hanno scoperto i dermatologi finlandesi in uno studio a cui hanno partecipato 498 pazienti della clinica dermatologica del Kuopio University Hospital.
Tutti i partecipanti allo studio, pubblicato nell'aprile 2023 su Melanoma Research, condividevano un maggiore rischio di sviluppare il cancro della pelle. Alcuni avevano familiari che avevano avuto questo tipo di tumore, altri presentavano un sistema immunitario compromesso, altri ancora avevano lesioni cutanee che potevano evolversi in tumori o una pelle danneggiata dall'eccessiva esposizione al sole.
Quando i ricercatori finlandesi hanno esaminato quali fattori legati allo stile di vita potessero proteggere questo gruppo vulnerabile dal cancro della pelle, hanno scoperto che i partecipanti che assumevano regolarmente un integratore di vitamina D ogni giorno sviluppavano il melanoma più di due volte meno frequentemente rispetto a coloro che non assumevano integratori. Inoltre, nei pochi casi in cui i consumatori abituali di integratori sviluppavano un melanoma, questo risultava generalmente meno aggressivo e più facile da trattare.
Gli integratori di vitamina D, tuttavia, non offrivano alcuna protezione contro altri tipi di cancro della pelle diversi dal melanoma.
I ricercatori non hanno trovato un effetto protettivo tra coloro che assumevano integratori di vitamina D in modo irregolare. Questo gruppo comprendeva anche pazienti che ricevevano integratori ad alte dosi prescritti dal medico, ma che li assumevano solo a intervalli di alcuni mesi.
L'efficacia della vitamina D dipende dalla modalità di somministrazione. Le cellule della pelle e altri tipi di cellule contengono enzimi che convertono la vitamina D in sostanze protettive che riparano le cellule e regolano il sistema immunitario. Tuttavia, quando le cellule ricevono improvvisamente una grande quantità di vitamina D, disattivano questi enzimi. Questo non accade con l'uso quotidiano di piccole quantità.
Se questa è la spiegazione corretta dei risultati dello studio, allora suggerisce un'altra possibile strategia per ridurre il rischio di melanoma: esporsi quotidianamente a una quantità ottimale di luce ultravioletta, sufficiente a stimolare la produzione di vitamina D nella pelle senza però danneggiare le cellule cutanee.
I risultati dello studio finlandese non arrivano del tutto come un fulmine a ciel sereno. La maggior parte degli studi scientifici suggerisce che le persone con livelli adeguati di vitamina D abbiano un rischio minore di sviluppare il melanoma rispetto a quelle con una carenza. Inoltre, per le persone già affette da melanoma, la prognosi è più favorevole quando i livelli di vitamina D sono normali rispetto a quando sono troppo bassi.